Eccoci al nuovo appuntamento mensile dell’Italia nel piatto. Questo mese parliamo di “Riso e Tradizione” e lo raccontiamo attraverso le ricette tipiche del nostro paese.
Per questo tema ho pensato ad un un primo piatto classico della cucina piemontese il risotto al Barbera, ma prima di parlarvi delle ricetta volevo raccontarvi una breve storia sulla coltivazione del riso in Piemonte, seguitemi!
Oggi il nostro Paese è il maggior produttore europeo di riso, con più di 14 milioni di quintali l’anno. E in Italia il primato spetta al Piemonte, con più di 116 mila ettari di risaia nei quali vengono raccolti milioni di quintali di riso all’anno. La capitale del riso è Vercelli: dalle risaie che circondano la città proviene più di 1/3 della produzione nazionale. Oltre alla provincia di Vercelli, anche quella di Novara presenta il paesaggio tipico delle risaie: vaste distese pianeggianti coperte di acqua sotto la quale crescono le pianticelle di riso.
La semina, la coltivazione e la raccolta del riso venivano praticate un tempo tutte a mano e costituivano un lavoro durissimo al quale si dedicavano soprattutto le donne. Erano chiamate mondine e diventarono figure popolari negli anni Cinquanta, quando furono immortalate anche dal cinema. Nei due mesi estivi, quando il lavoro era più intenso, lavoravano a decine di migliaia nelle risaie, immerse anche per 10 ore al giorno nell’acqua, perseguitate dalle zanzare e dall’afa. Oggi le mondine sono scomparse, sostituite da trattori, mietitrebbie e altri macchinari specializzati che hanno preso il loro posto nelle varie fasi della coltivazione.
Ovviamente, il riso è un ingrediente molto usato nella cucina piemontese, sono svariati i piatti tipici tradizionali diffusi nelle varie province.
Ma veniamo alla ricetta di questo piatto straordinario preparato con uno dei vitigni più coltivati nelle Langhe e in tutto il Piemonte il/la Barbera. Vino dal gusto e dall’aroma intenso caratterizzata da un colore rosso rubino che suggerisce quei profumi fruttati di ciliegie e prugne che la contraddistinguono all’assaggio. Insieme ai sentori vinosi e fruttati si riscontrano sempre delle note floreali di ortensia, viola e delle più leggere note speziate di liquirizia, pepe, caffè e, in alcuni casi, cannella e vaniglia.
Un piatto unico dal sapore intenso, aromatico e delicatamente piccante grazie all’aggiunta del Castelmagno delizioso formaggio piemontese che si sposa perfettamente con il Barbera.
- 320 riso Carnaroli
- 1 lt brodo vegetale
- 1/2 cipolla bianca
- 2 bicchieri vino Barbera
- 40 g burro per la mantecatura
- 60 g Parmigiano reggiano grattugiato per la mantecatura
- Castelmagno a piacere in scaglie per la finitura
- rosmarino tagliato a cubettini piccoli per la finitura
- alloro per la pentola
- burro e olio extra vergine di oliva per la pentola
- Scaldate il brodo.
- Mondate la cipolla e tritatela finemente
- In un tegame fate appassire la cipolla con una noce di burro, 1/2 cucchiaio di olio qualche foglia di alloro.
- Aggiungete il riso e fate tostare per bene dopodiché sfumate con il Barbera.
- Quando il vino sarà evaporato iniziate la cottura aggiungendo il brodo bollente, man mano che il riso lo richiede, per 15 minuti circa
- A circa 5 minuti prima dalla fine di cottura del riso togliete dal fuco e mantecate con il burro e il parmigiano. Fate riposare qualche minuto e servite con le scaglie di Castelmagno e il rosmarino tritato.
Se preferite un sapore più deciso potete sostituire il parmigiano per la mantecatura con il Castelmagno grattugiato.
Alcune informazioni citate sono tratte da www.bwined.it e www.riassumendo.blogspot.it
Cosa proporranno le altre regioni?
Valle d’Aosta: Risotto alle erbe di montagna
Liguria: Minestra di riso e baccalà
Lombardia: Risotto alla milanese con ossobuco
Trentino Alto Adige: Risotto al teroldego
Veneto: Risi e latte
Friuli Venezia Giulia: Budino di riso
Emilia Romagna: Risotto alla primogenita
Toscana: Minestra di riso e lampredotto
Marche: Riso alla marchigiana
Umbria: Riso e patate
Abruzzo: Risotto alla marinara
Molise: Riso al sugo con scamorza e uova sode
Campania: Riso e latte per il giorno dell’Ascensione
Puglia: Risotto alle seppie
Basilicata: Risotto con fagioli e salsiccia di cinghiale croccante
Calabria: Riso e scariola
Sicilia: Arancini di Riso alla Norma